Siamo alle porte di una nuova rivoluzione tecnologica, la società si sta trasformando, la tecnologia si sta ritagliando sempre più spazio nelle nostre abitudini e sta drasticamente cambiando la nostra quotidianità dando il via ad una serie di cambiamenti irreversibili.
Il cambiamento è già in atto.
Quale?
Siamo sempre più dinnanzi ad un bivio: continuare a percorrere la via della “Brown economy” (estrai, produci, usa, getta) abusando delle risorse naturali e facendo poco caso all’impatto ambientale e alla qualità della vita collettiva o percorre una strada diversa: quella della Green Economy e della sostenibilità ambientale, riconoscendo non solo la limitatezza delle risorse naturali disponibili ma, facendo anche attenzione ad impattare il meno possibile sul nostro ecosistema, senza dimenticarsi, ovviamente, della cura del nostro territorio e delle comunità che lo popolano.
Voi da che parte state?
Prima di rispondere, ricordatevi che il mondo è uno solo e non esiste un piano B.
Che siate più o meno moralmente interessati e vicini alla questione Green ciò non toglie che rimanga la via più conveniente anche sotto l’aspetto economico-produttivo.
La questione della sostenibilità infatti, non ha solo un impatto benefico sull’ambiente ma migliorerà la vita di tutti, parliamo di lotta alle disuguaglianze, diritto alla salute e lotta alla povertà nonché di etica che, secondo una delle più grandi società di consulenza di Business al mondo sarà una delle tre variabili fondamentali dell’innovazione.
A noi quindi, la responsabilità di far succedere le cose.
Ma cosa significa di preciso avere a cuore l’ambiente?
Scegliere la GREEN ECONOMY.
Facciamoci aiutare dalla definizione che hanno dato le Nazioni Unite di questo termine.
“Green economy significa adottare un’economia che produce benessere umano ed equità sociale, riducendo allo stesso tempo i rischi ambientali e prestando attenzione alle scarsità ecologiche. Nella sua espressione più semplice, un’economia verde può essere pensata come un’economia a basse emissioni di anidride carbonica, efficiente nell’utilizzo delle risorse e socialmente inclusiva”.
Parliamo perciò, di una forma di sviluppo economico e finanziario eco sostenibile, ovvero capace di mantenere un impatto ambientale minimo e contemporaneamente ridurre il tasso di povertà, di generare benefici e migliori vantaggi per l’ambiente circostante dovuti all’inquinamento, limitando lo sperpero di acqua, cibo e combustibili fossili, aumentando al tempo stesso il tasso di occupazione.
Un’attenzione maggiore per l’ambiente e per la comunità presuppongono inoltre due importanti variabili: efficienza e produzione di futuri clienti. Investire in Green non significa unicamente rispettare l’ambiente ma abbattere i costi energetici, migliorare l’efficienza produttiva e avvicinare i clienti consapevoli del domani.
La rivoluzione digitale potrebbe sbloccare una trasformazione verde dell’economia globale!
(https://theconversation.com/the-digital-revolution-could-unlock-a-green-transformation-of-the-global-economy-123645)
Inutile girarci attorno le nuove tecnologie sono ciò che sta migliorando la vita di tutti e possiamo dire senza alcun dubbio che la loro presenza nella nostra quotidianità andrà solo aumentando.
L’intelligenza artificiale tramite software intelligenti permetterà all’uomo di evitare lavori aberranti sostituendosi ad esso, potrà analizzare e di conseguenza irrigare campi agricoli senza sprecare acqua preziosa monitorando il meteo (dando quindi la possibilità di avere raccolti più rigogliosi), potrà guidare veicoli (anche elettrici) in modo autonomo riducendone consumi, aiuterà a produrre energia e sfruttarla in modo parsimonioso senza sprechi (in alcuni casi addirittura sarà possibile un disavanzo ed una rivendita della stessa), elettrodomestici intelligenti terranno monitorati i consumi di materie prime riducendone gli sprechi, i magazzini automatizzati permetteranno produzioni consapevoli e la riduzione dell’invenduto e tanto altro ancora.
Semplicissime integrazioni di servizi Cloud permettono già ora di gestire in modo ottimale e efficiente “scartoffie” in modo esclusivamente digitale riducendo lo spreco di carta ed il fenomeno del disboscamento.
Riduzione dei costi produttivi ed energetici, efficientamento della catena di produzione, immagine etica e conseguente rafforzamento della Brand Identity, remunerazione adeguata del personale, sono forti variabili di successo nel mercato del domani.
Il digitale ha portato e porterà grandiosi benefici anche grazie al 5G grazie al quale saranno notevoli i progressi in termini di efficienza produttiva e monitoraggio attivo delle condizioni variabili a cui le vostre aziende (ma non solo) devono prestare attenzione.
Addentriamoci sempre di più.
Quali sono le caratteristiche dell’economia green?
- Utilizzo di energie alternative: l’energia eolica, solare, idroelettrica, geotermica sono alcune delle energie alternative che sostituiscono le forme di energia tradizionale.
- Riduzione dell’inquinamento ambientale: questo tipo di economia permetterà di preservare le risorse ambientali, fondamentali in settori come la pesca, l’agricoltura, il turismo e allevamento che dipendono da un ecosistema pulito.
- Emissioni sostenibili: riduzione delle emissioni nocive, risparmio energetico sono fondamentali per rispettare l’ambiente e rendere accessibili a tutti le risorse naturali.
- Rifiuti zero: Diminuzione di rifiuti e avanzamento verso un modello di consumo sostenibile.
- Efficienza produttiva: implementazione e miglioramento dei processi per riduzione di consumi in termini di tempo, risorse energetiche e materiali.
- Riduzione dello spreco: creazione di prodotti o servizi rivendibili evitando il costo statico di magazzino.
- Rivendita Know How: a fronte di innovazione Green potrete rivendere il vostro sapere ad altre aziende facendo vedere i vostri risparmi sui bilanci.
La storia ha insegnato molte volte che un grande business si crea attraverso una visione in prospettiva, non basta più guardare all’oggi, dimenticandosi del domani.
La Green Economy perciò, a nostro parere, sin dai più piccoli investimenti, rimane un’importante variabile di vantaggio economico su cui investire.
Innovazione, tecnologia, strategia e green come si coniugano dunque?
- Riduzione utilizzo di materie prime Computer, macchinari e software garantiscono un impiego minore utilizzo di materie prime e di conseguenza poco consumo energetico.
- Risparmio energetico Il risparmio energetico può avvenire in due modi, può essere ottenuto modificando i processi energetici in modo tale da ottenere molti meno sprechi o trasformando l’energia da una forma ad un’altra (es. energia eolica in energia elettrica)
- Riduzione delle emissioni dannose Filtri, sistemi di monitoraggio e controllo permettono processi produttivi con una riduzione dell’inquinamento di acqua, aria e del suolo senza tralasciare l’efficienza tecnologica.
- Riduzione del materiale di scarto e dei rifiuti nei processi produttivi Introduzione di logiche nuove di processo rendendo lo scarto prodotto vendibile e riducendone la quantità ottimizzando la produzione.
Ognuno dei benefici sopracitati impatta in modo considerevole sul benessere dell’ambiente circostante, sul benessere sociale, trasforma il lavoro, portando a un benessere generale della collettività ed un conseguente rinnovo positivo e tangibile dell’immagine della vostra azienda sul mercato.
Non sono pochi i casi di aziende che hanno avuto cali di fatturato drastici per operazioni contro l’ambiente o per lo sfruttamento del personale. Il rischio di immagine come già specificato in altri articoli nell’era del web diventa un moltiplicatore notevole e rischia di uccidere la vostra azienda in tempo zero.
Nel concreto cosa otterranno le aziende da una svolta “green”?
- Costi minori per l’approvvigionamento delle materie prime riducendone lo spreco.
- Energia rinnovabile e smaltimento intelligente dei rifiuti ridurranno di molto i costi energetici.
- Nuovi sistemi di certificazione ed etichettatura in settori e mercati industrializzati permettono di approdare sul mercato di paesi in cui la “rivoluzione verde” è già presente da parecchi anni.
- Nuove idee di Business e processi ottimizzati aumenteranno la vostra competitività
- Nuovo pubblico, il green ha una grandissima fetta di mercato di persone consapevoli che sono molto attente all’etica e si affidano ed affiliano solo a produttori coscienti
Una grandiosa opportunità per rilanciare il vostro settore economico di riferimento.
Investire nella Green Economy significa accedere a fondi europei e bandi (anche a fondo perduto alle volte) rendendosi più competitivi.
Ad oggi chi si è mosso nella direzione “green” in che modo lo ha fatto?
Secondo un report di Legambiente e l’università di Padova (https://www.economia.unipd.it/sites/economia.unipd.it/files/Rapporto_economiacircolare_industria4.0_Legambiente_LMD_2.pdf) ad aver iniziato questa transazione verso un business e ad un’economia più verde ci sono soprattutto piccole e medie imprese e il loro interessamento risale a qualche anno fa.
Le priorità per queste aziende fino ad ora sono state:
- La riduzione degli sprechi e la prevenzione della produzione dei rifiuti (85%)
- Riduzione e riutilizzo delle risorse (60%)
- Riutilizzo degli scarti delle proprie attività del ciclo produttivo (53%)
- Riduzione delle emissioni dannose e dell’utilizzo di materie prime, secondarie (48%)
Qualche esempio di Case History
– Orange Fiber (http://orangefiber.it/) grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano ha sviluppato un processo innovativo che permette di convertire la cellulosa (scarto dato dalla produzione degli agrumi) in tessuti di alta qualità andando incontro al bisogno di eco–sostenibilità nel mondo dei tessuti e della moda.
– Growing Underground
(http://growing-underground.com/), una startup londinese nata nel 2019 è riuscita a creare un impianto di agricoltura innovativo a ripiani, sottoterra, alimentato da luce artificiale che garantisce nutrimento alle piante andando a produrre generi alimentari, scavalcando il problema dell’importazione di beni dall’estero. Frutta e verdura km0 in pieno centro città.
– Barilla con la collaborazione di Favini ha creato il progetto “CartaCrusca”
(http://www.favini.com/gs/carte-grafiche/crush/cartacrusca-case-history/), ideato per recuperare la crusca (prodotto di scarto del frumento e non più utilizzabile per l’alimentazione) con la successiva lavorazione, in parziale sostituzione alla cellulosa d’albero, per dar vita alla produzione di carta a un ridotto impatto ambientale.
Si può dire che investire nell’economia verde non sia sempre semplice ma è fondamentale guardare al futuro con lungimiranza e riuscire a captare i benefici che investimenti intelligenti possono portare avendo il coraggio di tenere la propria mente aperta al futuro e la propria azienda flessibile all’innovazione.
Green, tecnologia ed innovazione digitale significano immagine, qualità, efficienza e competitività credete sia possibile rinunciare ad una di esse?
