E-Commerce: Come e cosa vendere

Dopo avervi illustrato quanto possa esser conveniente aprire un e-commerce e come possa aprire la vostra attività ad un nuovo modo di fare business, è giunto il momento di affrontare la tematica del: dove, cosa e come vendere i vostri beni e servizi. 

Le potenzialità di un e-commerce come già detto sono infinite ma serve capire come agire. 

Ok, iniziamo subito! 


Scopriamo insieme quali sono le principali tipologie di e-commerce sul mercato 

Il primo passo è capire quale sia la tipologia di business che volete portare avanti. 

Siete una piccola o grande azienda?  

Volete vendere prodotti, servizi o entrambe le cose?  

Siete una piattaforma che vuole offrire il proprio spazio per far interagire gli utenti? 

Siete un’impresa che vuole vendere direttamente ai vostri clienti? 

Volete mettere a disposizione i vostri servizi ad altre aziende 

Ecco queste sono le alcune delle domande che dovete porvi prima di decidere che tipologia di business iniziare. 

Quali le principali tipologie di e-commerce che potrebbero fare al caso vostro: 

B2B BUSINESS TO BUSINESS

Ci si riferisce a tutti quei negozi online che optano per uno scambio elettronico di servizi, prodotti o informazione con altre aziende, per dirla in modo più comprensibile, sono tutte quelle aziende che consentono ad altre aziende di comperare i propri prodotti. Un esempio può essere quello di un’azienda tecnologica che vende i propri prodotti e servizi ad un’agenzia di comunicazione.

B2B BUSINESS TO CUSTOMER

Ci si riferisce semplicemente tutte quelle attività online che optano per una vendita diretta al cliente, garantendo prezzi accessibili e un’assistenza completa evitando la presenza di intermediari. Un esempio può essere quello di un e-commerce di calzature che vende tramite il proprio sito un paio di scarpe direttamente al cliente finale, occupandosi anche della spedizione delle stesse.

C2C CUSTOMER TO CUSTOMER

Ci si riferisce a un tipo di commercio online nel quale i consumatori finali scambiano tra loro prodotti, servizi e informazioni tramite una piattaforma offerta da una società terza in cui avvengono le transazioni. Un esempio pessere quello di una piattaforma online come Airbnb che permette di metter a contatto la domanda e l’offerta, ovvero i proprietari di appartamenti con turisti che cercano un luogo in cui soggiornare. 
strategia e-commerce
STRATEGIA E-COMMERCE

Quali sono le strategie per incrementare le vendite online e ottimizzare un sito e-commerce?  

Una volta decisa la tipologia di e-commerce più affine al tipo di attività che aveteviene il momento di pensare al secondo passo, ovvero quello di scegliere il piano operativo su cui si intende costruire la propria strategia di rivendita online. 

Evitiamo strategie e consigli da “pseudo guru di cui è piena la rete e che poi non portano con se i risultati promessi cercando invece di raggiungere il cuore del discorso. 

In ordine di importanza vi illustreremo i nostri consigli per ottimizzare al meglio il vostro e-commerce. 


La regola aurea è: CONOSCERE E RICONOSCERE IL CLIENTE, capire quale è il suo comportamento d’acquisto una volta “atterrato” sulla nostra piattaforma e-commerce (attuabile con servizi di analythics attivi sul sito). 

Sfruttare gli strumenti che favoriscono l’UP SELLING e CROSS SELLING, ci riferiamo quindi a quella sorta di “arte” e “scienza” che induce i clienti a comperare prodotti o servizi complementari a quelli a cui sono interessati in quel preciso momento, strutturando l’offerta sul collegamento di prodotti affini per funzionalità o per tipologia (es. legare la telecamera e il suo supporto nel momento in cui si costruisce il proprio e-commerce, esistono già servizi di supporto all’interno delle più comuni programmazioni e-commerce presenti negli acceleratori web per strutturare i siti). 

Rendere disponibili leINFORMAZIONI RIGUARDANTI ALLA DISPONIBILITÀdel prodotto o servizio e DESCRIVERE IL PRODOTTO in ogni suo dettaglio (non sfruttate descrizioni già presenti online, laddove vadano a cercare il vostro prodotto vincerà il sito ufficiale, offrire una descrizione dettagliata e correlazioni particolari di prodotti è importante). 


Il CLICK e COLLECT, ovvero la possibilità di ordinare un prodotto online e di ritirarlo in negozio (se lo si ha) è una delle opzioni che vengono apprezzate tantissimo dai clienti se disponibile sul sito e-commerce, perché semplifica il ritiro del prodotto senza problemi di orari dovuti al corriere. (utile soprattutto se avete dei franchising o molti punti vendita, vi aiuterà a risparmiare sui costi di logistica e vi permetterà di introdurre anche il punto vendita al cliente conquistato online). 
 
Sottolineare sul sito la possibilità di ACCETTARE IN NEGOZIO I RESI DI ACQUISTI FATTI ONLINE, evitando anche in questo caso inutili perdite di tempo tra l’impacchettamento e l’invio del reso tramite corriere al negozio per poi aspettare altro tempo in caso di cambio prodotto (creandovi inoltre la possibilità di incontrare il cliente di persona e fargli apprezzare altri prodotti nel punto di vendita fisico). 


Fornire lo STORE LOCATOR sul sito quindi rimane sempre una cosa fondamentale, anche se in molti ancora non attuano questa fondamentale pratica. 

Integrare un SOCIAL COMMERCE, ovvero una piattaforma (es. blog o social) che permette un maggiore coinvolgimento dei clienti tra di loro, capovolgendo il paradigma che devono essere sempre le aziende a pubblicizzare i prodotti, in questo caso sono i clienti stessi, a diventare i protagonisti spesso generatori di trend di cui non vi pentirete e in grado di dare un loro parere sul prodotto acquistato offrendo quindi anche la possibilità di discernere meglio cosa riordinare. 

Per concludere  


Possiamo dire che un e-commerce può essere uno strumento incredibilmente utile ed efficace per andare incontro alle esigenze di un mercato in continua espansione ma bisogna ricordarsi che conoscere un argomento e le potenzialità di uno strumento non è abbastanza, serve una strategia e un monitoraggio continuo del mercato per essere sempre in prima fila nell’assecondare le richieste dei clienti ed adattare i propri strumenti di conseguenza. 

Articolo a cura di Fabio Belotti
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