Vi siete mai chiesti come mai certe aziende riescono quasi sempre a esser sulla cresta dell’onda creando prodotti e servizi ma anche contenuti sempre apprezzati dalle persone?
Nessuna magia o stregoneria, la risposta sta nei dati.
Spieghiamoci meglio.
L’immagazzinamento e l’interpretazione dei dati, sono il segreto.
È l’energy drink che fa performare la macchina aziendale.
Eric Schmidt (https://it.wikipedia.org/wiki/Eric_Schmidt), amministratore delegato di Google dal 2001 al 2011, nel 2010 affermò che in quell’anno in due soli giorni venivano prodotte le stesse quantità di dati generati dagli albori della civiltà sino al 2003 mentre per IBM entro la fine del 2020 si sarà generata una massa di dati dell’ordine dei 40 zettabyte.
Detto ciò, non è difficile capire che il futuro appartiene a chi saprà “maneggiare” al meglio tutti questi dati.
Queste grandi quantità di dati vengono denominati, BIG data!
Ma cosa si intende con il termine “BIG DATA”?
Con il termine BIG DATA ci si riferisce a una grandissima quantità di dati e di informazioni, impossibili da acquisire, archiviare, gestire e analizzare con i metodi tradizionali a causa di:
– volume (incluso tra la grandezza del terabyte e petabyte)
– varietà (informazioni sempre diverse: immagini, file, video, testi, dati ecc)
– velocità (flusso senza sosta di dati)
– variabilità (informazioni imprevedibili)
– veridicità (verifica delle informazioni ottenute)E da dove provengono tutti questi dati?
Ad ogni utilizzo di un apparecchio elettronico, che esso sia il vostro smartphone, il vostro pc o semplicemente quando aprite un’applicazione all’interno del vostro tablet lasciate una vostra impronta che viene trasformata in dati che verranno tradotti successivamente.
Ma non solo.
I dati provengono da numerosi fonti, dai vostri acquisti online, da cartelle cliniche, dai social network, dai database, dai sensori collegati al vostro telefono, dagli apparecchi intelligenti per la vostra casa, dai sensori montanti sugli edifici e sui mezzi pubblici e privati, potremmo continuare all’infinito.
Vi starete chiedendo a questo punto come facciano a funzionare questi BIG DATA.
Ve lo spieghiamo subito.
Grazie agli innovativi strumenti tecnologici in grado di gestire interamente il ciclo di vita dei dati; questi strumenti collegati ai BIG DATA permettono un’analisi completa delle informazioni: – raccolta – memorizzazione – elaborazione – utilizzo.
Utilizzare i BIG DATA significa utilizzare uno degli strumenti più potenti che esistano nel tech per soddisfare totalmente la richiesta dei consumatori, sì perché questa particolare tecnologia garantisce all’utilizzatore dei risultati incredibili basati su dati reali e non su sentimenti o desideri.
Le informazioni ottenute grazie ai big data indirizzano le decisioni aziendali sulla diretta via e aiutano di conseguenza le aziende a raggiungere i loro obiettivi senza troppe difficoltà.
Quali sono i benefici che possono dare i BIG DATA alle aziende?
Attraverso l’analisi dei BIG DATA è possibile ottenere un insieme di informazioni fondamentali per migliorare e non di poco diversi aspetti della vostra azienda:
– MIGLIORANO IL PROCESSO DECISIONALE à Attraverso l’analisi dei dati, i comportamenti dei consumatori possono essere analizzati al massimo per offrire prodotti e servizi in grado di soddisfare pienamente e con precisione assoluta le esigenze del cliente, senza fare previsioni senza cognizione di causa e prendere di conseguenza decisioni migliori per ottimizzare il business.
– ANALIZZANO IL TREND DI MERCATO à Grazie alle informazioni acquisite è possibile interpretare e capire i comportamenti e le tendenze di consumo degli acquirenti.
– EVITANO SPESE INUTILI à La spesa per il marketing e la pubblicità è all’ordine del giorno da parte delle aziende ma la maggior parte delle volte, si spende denaro senza sapere effettivamente se i soldi spesi siano stati utilizzati nella direzione giusta ed è qui che i big data ci vengono in soccorso, sì perché tramite la loro interpretazione è possibile indentificare in maniera quasi impeccabile i vari aspetti del comportamento dei vari acquirenti (anche tramite la loro targhettizzazione) e di conseguenza sarà possibile ottimizzare la propria strategia di comunicazione per ottenere risultati migliori.
– ASSUNZIONE DEI RISCHI CALCOLATI à Non è possibile eliminare il margine di errore, però è anche vero che sbagliare con i dati alla mano è molto più difficoltoso. I BIG DATA vi aiuteranno a prevedere se ci saranno richieste di determinati prodotti e servizi tramite previsioni basati sui trend attuali (e passati) nei limiti del possibile.
A questo punto potreste pensare che i BIG DATA sono la soluzione a tutto!
La risposta è NÌ, perché è vero che le informazioni ottenute sono fondamentali, però è anche vero che sono le persone ad interpretarle, ad analizzarle e a trasformale in vantaggi reali per l’azienda.
Il bisogno di figure professionali che riescano a intrepretare e a leggere questi dati, sono la chiave di tutto all’interno dell’azienda perché la rivoluzione digitale passa innanzitutto da persone competenti in grado di fare scelte intelligenti e consapevoli al fine di portare risultati ottimali.
Non è un caso che in molte università del mondo si stiano facendo strada corsi di digital humanities.
Quali figure professionali sono necessarie se si vogliono gestire i big data all’interno di un’azienda?
– Data Scientist: gestisce i dati e filtra informazioni valide in modo tale essere utilizzati per studiare nuove strategie di comunicazione e di business oltre a definire nuovi prodotti e servizi.
– Data Engineer: analizza, aggrega e controlla tutto l’insieme di dati per renderli utilizzabili nella fase di analisi.
– Data analyst: svolge la mansione di data visualization e reporting, esamina, traduce e interpreta i dati per essere impiegati nella fase successive di marketing.
– Security engineer: evita le criticità e difende le piattaforme di big data da possibili malware informatici.
– Data-base manager: ottimizza e si occupa di curare il data-base, creando e progettando nuovi hardware e software di cloud.
– Data architect: progetta i sistemi informatici occupandosi dell’organizzazione delle informazioni al fine di raggiungere obiettivi prestabiliti.
Qualche “CASE STUDY”
HOUSE OF CARDS I dirigenti che lavoravano presso NETFLIX (https://netflix.com) sapevano già che la serie tv “House of Cards” sarebbe stata un successo prima che andasse in onda, MAGIA? No, “semplicemente” l’azienda tramite un incrocio di migliaia di dati basati sulle preferenze degli utenti per determinati attori e particolari categorie di serie tv, sapevano già da prima che questa nuova serie sarebbe stato un successone.
DELTA AIR LINES (https://www.delta.com/eu/en) la più grande compagnia aerea del mondo, con più di 130 milioni di bagagli controllati ogni anno, ha sviluppato, tramite un incrocio di dati, un modo per permettere ai propri passeggeri di rintracciare i propri bagagli direttamente dal loro smartphone, così da offrire un monitoraggio costante delle proprie valigie e di conseguenza trasmettere più tranquillità ai propri passeggeri.
DUETTO, (https://www.duettocloud.com/) una piattaforma di intelligenza artificiale basata sull’analisi di big data, offre alle aziende turistiche una personalizzazione dei dati delle persone che cercano una sistemazione in un hotel tramite la rete. In poche parole, agli hotel verranno fornite informazioni su come le persone spendono i loro denari nella vita quotidiana in modo tale da poter offrir loro prezzi vantaggiosi sulle camere così da attirare la loro attenzione, ma alzare il prezzo di alcuni servizi importanti per gli stessi.
Secondo Gartner (https://www.gartner.com/en) la società per azioni multinazionale, che si occupa di consulenza strategica e analisi nel campo della tecnologia dell’informazione entro la fine del 2020 si prevedono oltre 25 miliardi di oggetti “intelligenti” collegati ad internet, ciò significa che la quantità di dati a disposizione delle aziende saranno un numero gigantesco ma soprattutto una risorsa preziosissima per poter far scelte intelligenti e più consapevoli per la propria strategia aziendale.
Il problema però, rimane quello del capitale umano che manca alle aziende, per poter gestire e interpretare la mole di dati che aumenterà sempre di più, si stima che il 77% delle grandi aziende ritiene di aver carenze di personale nel settore della Data Science. (https://www.bigdata4innovation.it/big-data/big-data-analytics-in-italia/)
L’utilizzo dei BIG DATA e della loro ANALITYCS possono migliorare le performance della vostra azienda, trasformare il mondo e la condizione di vita di tutti se usati nel giusto modo; è importante quindi cogliere l’attimo e investire nel settore; chi saprà interpretare i dati nella giusta maniera potrà essere sempre un passo avanti rispetto agli altri.
