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Digital Fashion Week

Ricorderete sicuramente come era la vita prima dell’avvento di questo maledetto virus, vero?

Si partecipava fisicamente a sfilate, eventi e fiere, facendo networking con persone che si trovavano in loco, magari anche per aprirsi nuove possibilità di crescita e ottenere nuove collaborazioni coi vari brand o semplicemente perché piaceva la moda.

Ecco, tutto ciò nel breve, medio periodo potrebbe non esistere più o meglio potrebbe in parte cambiare a causa del distanziamento sociale che bisogna mantenere tra le persone.

Queste esperienze, considerate normali fino a poco tempo fa, potrebbero trasformarsi in un qualcosa che mai avremmo potuto immaginare.

Spieghiamoci meglio

L’impatto che il digitale sta avendo sulle nostre vite si è ingigantito enormemente.

Siete d’accordo con noi?

Da inizio marzo in avanti, con il preludio del lockdown, le persone, come la società e le aziende stesse hanno dovuto trasformarsi per sopravvivere.

Siamo stati tutti costretti a rivedere le nostre abitudini quotidiane e senza possibilità di scelta, abbiamo dovuto sempre più rivolgerci al mondo virtuale.

Non a caso, i colossi dell’informatica, come: Facebook, Instagram, Netflix, Amazon sono cresciuti a dismisura in questi ultimi mesi e sono entrati sempre più a contatto con la vita delle persone.

In particolare, di pari passo alla crescita del mercato e-commerce e degli acquisti online, anche l’esperienza utente e pubblicitaria si sta ingigantendo sempre più, aprendosi maggiormente a nuove possibilità di business.


Ma in tutto questo, cosa ne sarà del settore della #moda?

Non possiamo nascondere il fatto che, questo periodo ha impattato negativamente sulle finanze dei brand, parliamo anche di colossi del calibro di #Marks&Spencer che hanno dovuto cancellare ordini di pari valore a 100 milioni di sterline, mentre #Burberry ha avuto un crollo dell’80% sulle vendite, tanto per citarne due.

Di fronte a questi numeri, è normale pensare che i brand debbano cimentarsi sempre più alla vendita online e ad altre forme di business.

Le nuove abitudini sociali dei consumatori, hanno e stanno cambiando il modo in cui si consuma la moda.

I social network e gli e-commerce, sicuramente daranno una grossa mano alle vendite di abiti per i brand presenti sul mercato, ma ciò che sto dicendo non è una novità, l’andamento di questo nuovo modo di comperare prodotti si stava consolidando già prima del Coronavirus e dopo questo periodo, questa “nuova” abitudine, si è consolidata ed è diventata realtà anche per persone che prima preferivano comperare fisicamente i vestiti nei negozi.

 

 

Quale è quindi, la novità che si sta consolidando sempre più nel panorama mondiale in questo settore?

I rendering disegnati su programmi in grafica tridimensionale, possono essere utilizzati non solo per creare prototipi che andranno poi a essere riprodotti fisicamente, ma anche per essere indossati virtualmente da avatar, o dai clienti stessi attraverso la realtà aumentata, ad esempio
Il business della moda dovrà quindi ripensarsi e virare più su una logica di sviluppo e rendering in 3D e non più su una modellistica tradizionale.

Il mondo della moda, come abbiamo detto poco fa, è in continua evoluzione e questo trend sta cambiando anche la modalità in cui si svolgono sfilate ed eventi.

 

In questo panorama di trasformazioni è impossibile non citare la famosissima #MilanoFashionWeek, considerata dai molti, l’evento più famoso di moda al mondo.

La settimana della moda, nella città di Milano è stata istituita nel 1958 e fino allo scorso anno, le modalità in cui era stata organizzata e svolta, erano le sfilate sulle passerelle.

Dopo la Fashion Week svolta totalmente in modalità digitale nel mese di luglio (14-17) per i motivi che conosciamo tutti, l’edizione di settembre (22-28) è stata la prima edizione psygital, una modalità ibrida dove l’offline si è mescolato con l’online, 64 sfilate in programma, di cui 23 fisiche41 in forma digitale. Si terranno 61 presentazioni, di cui 24 digitali e 37 in presenza, 12 presentazioni su appuntamento e 22 eventi per un totale di 159 appuntamenti in calendario.

Un mix di: sfilate su passerelle fisiche, eventi completamente #ALLdigital e dirette televisive (e in streaming) della sfilata, sono state le novità della settimana della moda di Milano, per questo insolito e particolare settembre.

 

Ma di preciso quali sono stati gli “eventi novità” di questa Milano Fashion Week?

Partiamo subito con uno degli eventi sorpresa che ha fatto rimanere di stucco molti.

#GCDS (Giordano e Giuliano Calza), due giovani designer del marchio streetwear, visto la continua crescita del mondo dei videogiochi online, hanno deciso di far incontrare il mondo della moda con il pianeta dei #videogames, rappresentando un sfilata virtuale in 3D con tanto di “ospiti-avatar” (Fedez e Chiara Ferragni, Dua Lipa ed Hello Kitty). Un’idea innovativa che sicuramente farà parlare molto.

 

#PRADA  per la prima volta, insieme ad alcuni brand, sceglie di utilizzare la piattaforma #TikTok  per svelare la nuova collezione SS21.

https://vm.tiktok.com/ZSmv2fAp/

https://vm.tiktok.com/ZSmvMyLv/

https://vm.tiktok.com/ZSmvra4Y/

https://vm.tiktok.com/ZSm7Tu87/

Una scelta non casuale, a nostro dire sicuramente azzeccata (https://www.denani.it/2020/07/20/tik-tok-rivoluzione-social/), dettata soprattutto dalla voglia di farsi conoscere dai più giovani, in una salsa un po’ diversa dal solito per differenziarsi dalla “classica” passerella che ormai noi tutti conosciamo fin troppo bene.


#MOSCHINO ha voluto dir la propria nello stile eccentrico che da sempre la contraddistingue, inscenando un’atipica passerella teatrale utilizzando delle marionette: modelle, abiti, borse, scarpe e accessori sono stati rimpiccioliti e adattati alle misure dei burattini ed a ammirare questa sfilata, è stata ricostruita una platea composta anch’essa di marionette. Per ripartire e dare il via alla nuova collezione #SpringSummer2021, #Moschino ha deciso quindi, che era necessario ripartire con qualcosa di piccolo ed alternativo.

#ARMANI ha scelto la sobrietà, decidendo di mandar in onda la propria sfilata sulle reti La7, una scelta dettata dal fatto che per lo stilista le idee più semplici, a volte, possono risultare le migliori ma anche per il motivo che secondo il couturier, il piccolo schermo è e sarà sempre il mezzo più democratico che esiste.

Tutte queste nuove e insolite novità saranno state un preludio per un cambio epocale o solamente una parentesi dovuta alle condizioni pandemiche in cui ci si ritrova?

Il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo Capasa, ha dichiarato che non si tornerà più indietro e che il mondo della moda e della #FashionWeek da qui in avanti non potranno più fare a meno del connubio tra digitale e fisico.

Parole forti che fanno pensare a una trasformazione decisiva di uno dei settori più trascinanti ed influenti a livello di comunicazione che, in maniera sempre più netta e incisiva, inventerà di volta in volta nuovi modi per emozionare lo spettatore sempre più insoliti e all’avanguardia, sfruttando le potenzialità del mondo tech aprendo le porte ad una nuova espressione ed alzando ogni volta le aspettative del suo pubblico, cosi come solo la moda riesce a fare. 

Per chi volesse rivedersi questo speciale evento BRAND PER BRAND clicchi pure QUI. 

Articolo a cura di Fabio Belotti
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