Artigiani del digitale

Le peculiarità italiane

L’Italia, un paese di storia, culture diverse, locali, frammentarie, talenti, prodotti unici e tipici, inventori ed artisti, un paese in cui l’artigianalità ed il prodotto fatto a mano artigianale hanno disegnato una storia di successo fatta di qualità e riconoscimento da parte di tutto il mondo.

 

La stessa Italia oggi, dopo aver cercato, con scarsi risultati la via della globalizzazione, si trova a far fronte ad uno schiacciante scenario in cui la competitività di prezzo e la grande capacità produttiva di altri stati la mettono alle strette sotto il punto di vista della competitività aziendale.

Altri stati hanno formulazioni societarie con volumi diversi, fatturati diversi, e possibilità produttive e di export molto più competitive per prezzo, quantità e velocità di erogazione di servizio.

 

Che fare dunque?

Semplice, non dimenticare la propria identità storica

 

Prodotti su misura, lavorazioni manuali, diversificazione dell’offerta, attenzione al cliente, creatività e qualità delle materie prime sono sin dai tempi più antichi una caratteristica che contraddistingue l’Italia.

Riportare a galla questi valori potrebbe essere oggi una soluzione vincente.

Dopo un’esplosione del mercato di massa avvenuta dagli anni duemila ad oggi pare esserci infatti la traccia iniziale di un’inversione di rotta.

 

Le tendenze di mercato attuali suggeriscono infatti un approccio al consumo differenziato. I prodotti di largo consumo vengono spesso acquistati online da Amazon o servizi paritetici a discapito del rivenditore locale ma, di contro, esiste, con l’avvento di internet e dell’informazione libera, un approccio differente ad acquisti che il consumatore fa per appagare necessità che nascono da una ricerca di soddisfazione di bisogni più radicati e profondi. 

 

Il “custom made” (su misura/personalizzato) sposa perfettamente quest’ultimo concetto ed inizia a riprendere terreno; esiste infatti una grande fascia di nuovi consumatori consapevoli disposta ad una spesa più alta a fronte di un servizio o prodotto che incontrano a 360 gradi la loro richiesta ed esprime a pieno i loro valori non più puramente estetici ma anche etici ed emotivi.

 

Il digitale in questo ha suggerito strategie tra le più disparate per osservare il mercato circostante ma non solo, anche per osservare il cliente stesso ed impersonare per lui il vero e proprio valore di attribuzione che esso rivede nel Brand o nel prodotto di cui è alla ricerca. 

 

Inserire nel proprio iter di sviluppo, analisi, produzione e vendita strumenti digitali, infatti, permette di rafforzare la sicurezza di una produzione, e di conseguenza una vendita, senza sprechi di tempo, risorse, materie prime e, come da tradizione italiana senza dover rinunciare alla qualità in funzione di una logica meramente di prezzo.

 

Come una società digitale può dunque offrire soluzioni standard a questo tipo di mercato?

La risposta è semplice. Non può! 

 

Fondamentale in una dinamica di successo relazionale tra due imprese, una produttrice di beni o servizi ed una digitale che la accompagna nella transizione tecnologica è trovare una sinergia che basa in primis sull’ascolto ed in secondo luogo su una proposta che vada a canalizzare le potenzialità attraverso strumenti adeguati.

 

Rafforzare l’immagine di serietà e coerenza dell’azienda.

 

Sviluppare una comunicazione attenta e che faccia risaltare i lati tipici e unici della stessa e che non si allinei alle strategie virali ed aggressive sempre più in voga, è necessaria una perfetta sincronia tra le attese del cliente e prodotto/servizio proposti.

 

Creare uno spazio virtuale che permetta in primis di mostrare al mondo l’offerta ed il valore in termini di esperienza passando poi, in un secondo momento, all’offrire semplici strumenti per la fruizione del prodotto/servizio senza mancare in una strategica raccolta di dati utili da ridare all’imprenditore per migliorarsi e crescere insieme alla sua clientela. 

 

Esiste un ascolto digitale, per l’uomo è impossibile non comunicare e comunicarsi e seppure a dividere dal cliente ci siano dispositivi tecnologici essi racchiudono in sé tutte le peculiarità necessarie ad ottenere una serie di messaggi utili a crescere, innovare o rinnovarsi.

 

 

Un artigiano digitale ha inoltre il compito di offrire i giusti strumenti tecnologici che riducano il tempo speso in azioni ripetitive, comunicazioni interne inefficienti, dati mal archiviati, gestioni di bilancio non chiare affinché tutte le risorse disponibili siano ben veicolate verso la crescita e non risultino unicamente come voci di costo in bilancio.

 

In ultimo ma non per importanza è importante aprire prospettive a nuove interazioni col cliente, alla community ed il mondo virtuale, a nuove esperienze di fruizione ricerca ed incontro del prodotto/servizio stesso. 

 

Riuscire a reinventarsi non sempre corrisponde al cambiare il proprio servizio o prodotto, alle volte significa unicamente farlo sbarcare in nuovi scenari regalandogli nuove prospettive evolutive.

Daniele Nani
Articolo a cura di Daniele Nani
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